Spiegazioni…/2

Italo Calvino come Stan Lee:

“Il nome Palomar mi piaceva per il simbolo e anche per il suono… Significa colombaia, e questo con il libro non c’entra. A me, la prima associazione di parole che fa venire in mente è il palombaro: il personaggio è come un palombaro che s’immerge nella superficie” (Italo Calvino, Intervista a Lietta Tornabuoni su <<La Stampa>>, del 25 novembre 1983, ora in Romanzi e racconti, II, pp. 1405-1406.)

Fare una storia negli abissi, ma in superficie. Ancora una volta: Nella Vasca.

I. La teoria acquatica delle cose

Era stata per molto tempo la nera superficie, era stata sospesa, e solo uno strato sottile di bruma sovrana che faceva calma l’acqua perlacea. Non erano le cose in movimento, in urto, lo specchio indistinguibile dal bianco oscurato non si lasciava tagliare dai giri del vento. Continua a leggere